Perché riorganizzare un’azienda dovrebbe essere un approccio continuativo?
Cosa significa riorganizzare la propria azienda? Quando diventa necessario ristrutturare l'azienda?
Perché riorganizzare un’azienda dovrebbe essere un approccio continuativo?
Le riorganizzazioni in azienda sono progetti di cambiamento e sono necessarie per crescere, in modo continuativo ed essere sempre competitivi con una logica del miglioramento continuo, “perché se non lo facciamo qualcun’altro lo farà prima di noi”, ma non basta perché la riorganizzazione richiede capacità di produrre performance migliori dei concorrenti.
Nei casi in cui l’azienda ha ben compreso che il cambiamento è necessario e mette in atto un sistema di cambiamento ciclico si inalzano le performance crescendo così anche la competitività.
Quindi possiamo dire che i progetti di riorganizzazione sono progetti di miglioramento continuo (KAI-ZEN) con l’obiettivo di tendere all'eccellenza!
La riorganizzazione può toccare diversi argomenti come ad esempio:
- Organigramma: ruoli, responsabilità e mansioni
- Processi produttivi e/o gestionali
- Metodo di Lavoro e Regole
- Tools: software, attrezzature, macchine, impianti, linee produttive etc.
- KPI: indicatore di prestazione che monitorano gli obiettivi
Viceversa la Ristrutturazione aziendale è un progetto che si adotta alle aziende in crisi o che rischiano la crisi ed ha come obiettivo un forte cambiamento focalizzato principalemente al bilanciamento del conto economico per generare maggior utile. In altre parole “la riorganizzazione corrisponde a una cura preventiva, la ristrutturazione ad un’operazione d’urgenza”. La ristrutturazione lavora sugli stessi argomenti della riorganizzazione, ma con metodi e approcci diversi, perché spesso non c’è il tempo quindi si interviene in modo incisivo ma in tre differenti fasi:
- Attività Grezze e Veloci
- Attività Strutturali
- Consolidamento
Quando intervenire per Riorganizzare e quando per Ristrutturare
Nei casi in cui le aziende non applicano progetti di miglioramento continuo si può arrivare ad una sofferenza del Conto Economico, se questo è particolarmente compromesso si attua un progetto di Forte Riorganizzazione o di Ristrutturazione.
A differenza delle riorganizzazioni che sono continuative e ripetitive, la ristrutturazione è necessaria quando l’EBITDA e l’utile non sono sufficienti a far progredire l’azienda, di solito sono interventi impegnativi ed urgenti che richiedono un intervento radicale.
Come si interviene?
Si parte sempre con una analisi chiamata assessment, perché molto spesso l’effetto negativo che si risontra ha origine da cause che possono essere altrove, diverse da quelle percepite, quindi è necessario analizzare la situazione, successivamente si decide sul tipo di intervento.
La riorganizzazione ha un approccio costruttivo collaborativo perché si può permettere un cambiamento più lento e progressivo.
Il Project Manager definisce gli obiettivi con la Proprietà e/o il Top Manager, si crea un piano di progetto denominato WBS (Work Breakdown Structure) e uno consulente specialist per ogni argomento crea un team di lavoro con le persone interne e il responsabile/direttore dell’area per attuare il cambiamento.
Anche nella Ristrutturazione si inizia sempre con un Assessment, ma poi l’approccio richiede un intervento rapido o d’emergenza in particolare se si rischia la crisi d’impresa.
Sono interventi spesso dolorosi quelli necessari per scongiurare il fallimento.
In alcuni casi è necessario inserire Temporary manager capaci di cambiare la situazione in modo veloce e incisivo con:
-Attività Grezze e Veloci: si mette in sicurezza l’azienda usando le risorse esistenti
-Attività Strutturali: si riorganizza l’azienda con nuova organizzazione, nuovi processi e metodi di lavoro
-Consolidamento: si fa in modo che processi e metodi siano fatti propri dall’organizzazione.
Quali risultati ci dobbiamo attendere?
Nel caso di riorganizzazione aziendale l’intervento è abbastanza circoscritto e si definiscono dei KPI che misurino il miglioramento delle prestazioni. Le prestazioni possono essere di diversa tipologia: incremento delle vendite, riduzione dei costi, miglioramento nel servizio, nella puntualità, nei lead time, nel time to market etc.
L’approccio del miglioramento continuo porta a migliorare costantemente tutte le prestazioni e si riflette direttamente nell'EBITDA aziendale.
Nel caso di Ristrutturazione, il risultato deve essere visibile sul conto economico quindi aumento di fatturato, riduzione dei costi incremento dell’utile. In realtà il primo approccio punta a ottimizzare le rotazioni dei materiali immobilizzati, perché il magazzino è linfa vitale per le aziende in crisi.
Il cambiamento avviene dall’esterno
Il cambiamento avviene dall’esterno
Il cambiamento, azione comune ai due approcci di Riorganizzazione e Ristrutturazione, è sempre vissuto con estrema difficoltà. Cambiare per l’essere umano ha la valenza di perdere qualcosa, di togliersi di dosso le certezze (anche se negative), e si genera una forte diffidenza nell'intraprendere le incertezze del nuovo alcune volte anche se palesemente positive.
Purtroppo, le aziende devono cambiare continuamente quindi in realtà il nostro compito di Project Manager e Agenti del Cambiamento è quello di accompagnare l’azienda a cambiare e insegnare alle persone con metodi pratici come intraprendere il cambiamento in sicurezza con un approccio professionale.
Il nostro vero successo è insegnare alle aziende il cambiamento in modo che siano autonomi, così che il nostro valore aggiunto successivo sia quello di alzare l’asticella degli obiettivi.
Ecco perchè raccomandiamo sempre di Riorganizzare ed essere sempre competitivi prima di dover Ristrutturare!
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